Due poeti allo specchio (Agnès MK e Sergio Daniele Donati)





















Senza peccato
(gioco di parole)

Mi piove addosso tocco che m’infiora
risuona come un tuono in corpo, assente
dà vita, in soffi, ai figli della mente
se rompe l’acqua della mia parola

(Agnès MK - Inedito 2022)
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Col pugno chiuso
(gioco di parole)


Col pugno chiuso e le nocche ormai bianche
ho cercato di onorare la serietà del creato;
fu un boato dal cielo - una risata cristallina -
ad aprirmi le mani e a fare cadere a terra
petali di gigli. 

(Sergio Daniele Donati - Inedito 2022)


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Dicono di sé gli autori

Agnès è la “pazza con la violetta” de “l’Immortalità” (intesa come duello tra morte e rinascita) di Milan Kundera, alla quale lo scrittore fa dire che, quando un giorno l’assalto della bruttezza fosse diventato insostenibile, lei avrebbe comprato una violetta per tenerla sempre davanti agli occhi.
Il “gioco di parole” è come una violetta: un abito leggero sopra uno sguardo talvolta doloroso.

Fedro è il fantasma che si appalesa in tracce labili de " Lo zen e l'arte della manutenzione della motocicletta" di Robert Pirsig, perchè se ne dimentichi il nome ma qualcuno ne raccolga comunque la storia. 
L'Evanescenza è uno dei registri della parola poetica, l'altro, ben più arduo, è la Verità





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